Sono le parole e come si pronunciano che fanno le storie, le amicizie, le rotture, le separazioni, gli incontri. Le parole come misura della nostra capacità di stare al mondo, i toni che attraggono o distraggono, le intonazioni che legano o slegano. Questo è il viaggio che Franco Branciaroli e Umberto Orsini ci propongono nello spettacolo “Pour un oui ou Pour un non” in scena al Piccolo Teatro di Milano.


La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità.
Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Due grandissimi attori capaci di usare e manipolare le parole duellano in un mirabile gioco al massacro con intelligenza, sensibiltà, acume e ironia. A guidare questo gioco è il regista Pier Luigi Pizzi. Uno spettacolo elegante nella parola e nella scenografia, negli abiti e nei movimenti dei due protagonisti. Un lavoro che ci tocca e ci interroga sul nostro modo di parlare, di intrattenere relazioni, di essere.
Anna Chisari
Al Piccolo Teatro Grassi
Fino al 30 gennaio