Design per tutti, proprio tutti


Design democratico significa prodotto facilmente accessibile ai più. Design democratico implica termini quali economia, ambiente, sostenibilità ed efficienza produttiva a costi contenuti,

Colleen Barry in un articolo per la Associated Press cita un’intervista a Philippe Starck durante una passata edizione del Salone del Mobile: “Le persone sono intelligenti. Vogliono qualità. Vogliono alti livelli di creatività, ma avranno sempre meno soldi.”

Qualche anno fa, sempre il designer francese, aveva scioccato il mondo del design con la provocatoria dichiarazione “Il design è morto” e l’annuncio di un suo prossimo ritiro dalle scene per sopraggiunto senso di frustrazione e per questioni etiche legate al consumismo imperante: “Tutto ciò che ho progettato è inutile… e mi vergogno di ciò”. Una esemplare consapevolezza che pur non descrive appieno il suo lavoro. Accanto a scomode sedie in plastica e a inutilizzabili spremiagrumi atterrati nelle nostre cucine, Starck ha sviluppato anche una mini turbina eolica, la ‘Democratic Ecology’ che permette a tutti di produrre la propria energia. E da tempo ormai sperimenta con materiali plastici facilmente riciclabili.

Continuando a parlare di sostenibilità (economica e ambientale) in Triennale lo Studio Segers ha proposto la panca H-bench realizzata con vasetti di yogurt, confezioni di burro e sacchetti di plastica. Un’installazione quasi didattica che ha ben mostrato le diverse fasi del processo di riciclo dei materiali.

Questo il design interessato all’ambiente, ma al Salone c’è di tutto per tutti, anche i prodotti di lusso per desideri mai sopiti di ricchezza e stravaganza. Progetti su misura di chi vuol apparire!

Manooi per esempio, il marchio di moderni e sontuosi lampadari in cristallo Swarovski fondato da Jànos Héder e Judit Zoltai nel 2005.

Ma i progettisti hanno anche disegnato per Inarchi, marchio dallo stile più minimalista, vincendo con Ray l’ambitissimo Red Dot Award. La lampada presenta una struttura base a tre punte che può essere utilizzata singolarmente o in combinazione creando composizioni luminose sempre diverse.

 

Shikha Choudhary
Carol Ingrid López Solidum
Noemi Cossetto

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