Sono nude. Hanno paura. E sono quello che gli capita. Sono le bestie di Emma Dante.
Emma Dante che partendo dai “Giganti della Montagna” dramma incompiuto di Luigi Pirandello (un gruppo di disadattati si rifugia in una chiesa dove una compagnia di attori sta provando) trova un modo personalissimo ed evolutivo di raccontare il mestiere dell’attore , e la tragedia dell’umanità. Uno spettacolo privo di tutto, senza scenografia, senza costumi, senza musica. Solo corpi nudi, 14 per l’esattezza, e una regia. Una regia millimetrica, incredibilmente precisa. Un demiurgo che sposta, scompone, ricompatta e raggruppa. Gesti come parole, mugugni come grandi discorsi. Emma con il suo pensiero e la meravigliosa bravura degli attori, che instancabili con i loro corpi ci raccontano la Storia, riesce ad incollare alle poltrone per ben 75 minuti gli spettatori. Lo spettacolo è tutto da vedere, non può essere raccontato, ogni singolo movimento è un paragrafo, ogni espressione è un capitolo. La nudità degli attori non è ambigua, è come la nudità dei bambini, naturale, quindi non scandalosa. L’unica voce dal fuori è la canzone “Only you” dei Platters
“Only you
Can do make all this world seem right,
Only you
Can do make the darkness bright,
Only you, and you alone
Can feel me like you do
And do fill my heart with love for only you”
E’ davvero l’amore che rende tutto migliore?
Anna Chisari
Bestie di Scena
Piccolo Teatro Strehler
Fino al 19 marzo
Foto di Masiar Pasquali
Grazie per la condivisione, sembra uno spettacolo avvincente !
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