Il teatro, i film, la musica, i concerti, le performance, il circo, le mostre, i libri, i laboratori creativi, le letture, i festival, gli eventi dal vivo, la Cultura non è “L’ultima ruota. La Cultura è il motore psichico del mondo. L’arte nasce tra le cose della vita e la struttura nella sua forma più bella. Questo ha voluto raccontare “L’Ultima Ruota” la sfida su due ruote per la cultura e lo spettacolo dal vivo partita da Milano il 24 febbraio, che arriverà a Sanremo l’1 marzo, quando inizierà il Festival di Sanremo. È un’azione dal forte valore poetico e politico. Pedalando si raccolgono le voci di chi riconosce la Cultura come necessaria, anche in termini di salute dei cittadini. Si legge sull’evento facebook: “Un’azione coraggiosa, democratica, epica e gentile com’è la bicicletta, che porta a spingere sui pedali all’insegna di salite e discese, glorie e fatiche. L’iniziativa avviene ad un anno dalla chiusura di teatri, cinema, musei e centri culturali spenti a causa della pandemia, perché considerati luoghi non sicuri. A promuoverla è il Coordinamento spettacolo lombardia, che da mesi chiede una riforma dell’intero settore, portando avanti tavoli di discussione e confronto, presidi e manifestazioni come quella nazionale “un anno senza eventi” avvenuta il 23 febbraio in una ventina di piazze italiane o le cultural mass di Milano del 16 gennaio e del 20 febbraio che hanno toccato alcuni luoghi simbolo dello spettacolo, dell’istruzione e dei beni culturali. Un viaggio di 300 chilometri, diviso in 6 tappe, circa 50 chilometri ciascuna, che da Milano a Sanremo ha attraversato Lombardia, Piemonte e Liguria, sostando nelle città di Pavia, Novi Ligure, Genova, Savona e Laigueglia, durante il quale sono state raccolte testimonianze, lettere e messaggi dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo e di tutte le persone che hanno voluto manifestare la loro solidarietà. La carovana a pedali si è fermata in piazze, ha fatto capolino davanti a scuole, musei e teatri, luoghi vitali per le comunità locali, chiusi e annichiliti nelle loro attività. L’Ultima Ruota è Covid Free: la carovana si è mossa nel rispetto dei protocolli sanitari e prima di partire tutti i partecipanti hanno fatto il tampone. 

L’Ultima Ruota si fa portavoce degli articoli della Costituzione italiana che difendono e tutelano la cultura del Paese e che in questo momento storico sono disattesi:

Art. 4: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. 

Nell’ultima tappa, a Laigueglia, per dare supporto al gruppo e tagliare insieme il traguardo di Sanremo si unirà al viaggio Bruno Zanoni, ultima maglia nera del Giro d’Italia. L’Ultima Ruota chiederà ad Amadeus e Fiorello, conduttori del Festival di Sanremo, e a tutti i cantanti e i musicisti, che parteciperanno alla competizione canora, di dare voce alle migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura e affinché il nuovo Governo prenda in considerazione l’urgenza delle risposte che il Settore necessita da un anno. L’Ultima Ruota diventerà un documentario girato dalla regista Claudia Cipriani, che ha accompanato i protagonisti di questa impresa eccezionale per tutto il viaggio, da Milano a Sanremo. L’Ultima Ruota è un’azione corale, per la cui realizzazione serve il prezioso sostegno di tutte e tutti. Per questo motivo è stato attivato un crowdfunding, attivo al link: https://buonacausa.org/cause/ultima-ruota.

Anna Chisari

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