RabdoOroscopo 2020


Cosa siamo noi

Identità, natura, cosmo

 

Il cielo astrologico del nuovo anno secondo Diego Malaspina, fra mitologia e sensibilità ambientale

 

“Nessun simbolismo” diceva Oswald Wirth “è così mirabilmente coordinato come quello degli astrologi. È impossibile che la perfezione della sua struttura non corrisponda a una misteriosa realtà”.

Scienza o invenzione, arte immaginativa o ausilio per la psicologia, il sapere che ci ispira lo Zodiaco è drammaticamente attuale perché – in linea con i più urgenti temi contemporanei – ci fa capire quanto siamo profondamente parte della natura e come ogni nostra azione abbia infinite conseguenze nel cosmo.

Prima ancora di scoprire ansiosamente le previsioni per l’anno nuovo, dovremmo cercare di capire qual è il posto che ci è stato assegnato nel tempo e nello spazio. Perciò questo oroscopo vorrebbe richiamare l’attenzione sul significato simbolico dei nostri segni, che scandiscono l’evoluzione dell’anno naturale e l’avvicendarsi delle stagioni, perché l’astrologia si è evoluta nei millenni in cui il patto di fratellanza dell’uomo con il suo ambiente era considerato sacro, quindi inviolabile. Una dimensione che abbiamo dimenticato.

 

Ariete

Un tempo l’equinozio di primavera segnava il rinnovamento dell’anno, quando il Sole si eleva dalle regioni invernali lanciando al mondo un segnale di risveglio. Questo momento iniziale resta legato astrologicamente all’Ariete benché la precessione degli equinozi lo riporti indietro, nel segno dei Pesci. I due settori dello zodiaco si somigliano più di quanto appaia. Il secondo è legato all’elemento dell’Acqua, il primo al Fuoco, ma le differenze sembrano fermarsi qui. Sono entrambi segni giovani, dinamici, anche piuttosto fragili. La loro indomita irruenza nasconde cuori vulnerabili, le loro fantasie sconfinate stentano spesso a tradursi in realtà – oppure, i nativi dei segni le considerano sempre insoddisfacenti rispetto ai loro progetti titanici. I Pesci hanno mari e oceani come modello di spazio, l’Ariete ha un’eterna primavera come utopia temporale. La quotidianità terrestre non può che farli sentire continuamente limitati. In questa dialettica fra aspirazioni supreme e realizzazioni compromissorie si collocano, insieme, la loro forza adolescenziale e la loro tendenza autolesionista alla delusione. Le acque dell’inverno sono pronte a spezzare la rigidità dei ghiacci, le giornate diventano di colpo più lunghe e più calde, le spirali di energia si espandono dai Pesci ai prati in fiore e ai ruscelli in piena dell’Ariete, che attacca duramente l’inverno ma possiede più ostinazione che perseveranza.

Il 2020, per questo segno stabilmente governato da Urano, non sarà impegnativo come l’anno precedente, che ha visto rinnovarsi speranze, aspettative, anche frenesie da tempo sopite. Sarà un periodo di consolidamenti e di nuove promesse, con qualche raro ostacolo. Davanti al quale gli Arieti dovrebbero impegnarsi in questo esercizio: enumerare con pazienza tutte le conquiste dell’anno passato, nuovi amori, nuovi lavori, nuove case, anche nuovi sogni. Per una volta, guardate indietro, e non sarà un momento inattivo. Raffiche d’amore in marzo grazie a Venere, intuizioni speciali in aprile, al passaggio di Mercurio: sfruttatele entrambe.

 

Toro

Anche l’Ariete e il Toro si somigliano, entrambi iniziali, entrambi iniziatori, l’uno dotato del potere trasformativo del Fuoco, l’altro solidificato dalla Terra. Il germe appena sbocciato ha attraversato l’opacità del suolo per ricevere i benefici dell’acqua e dell’aria; il Toro fortifica la radice della pianta, che impara ad assorbire i suoi nutrimenti minerali e a filtrarli. A Creta era l’indiscusso simbolo della natura, il Toro laborioso e metodico che succede all’Ariete spezzatore dei ghiacci. Le loro sono due primavere diverse e complementari, l’una ancora memore del gelo invernale, e perciò timida, per quanto appaia sferzante come una raffica di vento, l’altra più sicura di sé, a volte fin troppo.

L’applicazione senza sosta nelle attività più varie dà al Toro la sensazione di essere sempre in credito nei confronti della vita, quando non sembra ripagare il suo lavorio disciplinato, metodico, accanito. Tale sensazione è suscitata dalla Luna, che trova nel segno la sua esaltazione; è però la Luna crescente, benefica, generosa e fertilizzatrice. Rende i nativi a volte malinconici, preda di seleniche paure, ma contiene anche in sé lo strenuo ottimismo di chi sa che sta avanzando e non può retrocedere.

Quest’anno Venere, la signora del segno, sarà ripetutamente in vostra compagnia per tutti i mesi estivi, da giugno ad agosto: un transito persistente e benefico destinato a offrirvi ogni sorta di piacevolezza, che accompagna un periodo di scoperte in cui il mondo vi apparirà sorprendente – ancora più del solito. Strano a dirsi, perché agli occhi del Toro già niente è mai banale. Possibile che abbiate ancora qualcosa di cui stupirvi? Pare di sì, e la prova verrà a maggio, quando un’impennata di intelligenza mercuriale amplierà la vostra visione delle cose fino a cancellare molte certezze ormai consolidate, che forse proprio per questo vi hanno stancato.

 

Gemelli

Il lavorìo instancabile e terragno del Toro somiglia alla continua evoluzione mentale e pratica dei Gemelli, segno in cui l’Aria spirituale si impregna dei vapori e degli effluvi emanati dal suolo, dai prati fioriti, dai torrenti in piena. È il momento dell’anno in cui i poteri dell’aria primaverile si fanno sentire, quello dominato dai Gemelli: Castore e Polluce, bambini e poi ragazzi inseparabili, giovani in eterno. Uno possiede la lira di Apollo, l’altro la clava di Ercole, emblemi rispettivamente della luce spirituale, fonte di intesa e di armonia, e di vigore che si traduce in atti, mai in violenza. Leggendariamente, i Gemelli non litigano mai. Ispirano equilibrio e insegnano a trattenere le pulsioni, specialmente quelle distruttive. Guidano gli eserciti alla vittoria, ricompongono i contrasti, sono perpetuamente attenti agli altri. Sbaglia chi considera questo un segno egoista. Uno dei due gemelli mitologici era nato immortale, l’altro mortale. Il primo chiese al padre Zeus di offrire parte dei suoi privilegi al fratello, senza il quale vivere per sempre era per lui impossibile. Così Zeus concesse loro un singolare privilegio: l’esistenza alterna sulla Terra e nell’Oltretomba. Sono due delle figure divine che hanno più a che fare con l’Aldilà, insieme a Dioniso, a Persefone, regina degli Inferi, e a Hermes, che accompagna le anime nel mondo dei morti. I Gemelli sanno che il fiorire della vegetazione, nella primavera ormai inoltrata, è lo sviluppo del seme che ha passato lunghi mesi sottoterra.

Domicilio diurno di Mercurio, i Gemelli ispirano intelligenza pratica, che rende abili, ingegnosi, svelti e pronti a salire la scala sociale senza esitazione. L’influenza del pianeta sarà particolarmente sensibile dalla fine di maggio, come ad agosto quella di Venere, in un anno molto movimentato. Le occasioni per esercitare la vostra attività decisionale certo non vi mancheranno. Se il 2019 ha portato solo verso la fine grandi cambiamenti, il 2020 renderà il ritmo delle avventure, nella vostra vita, davvero scatenato. Saranno lavorative, sociali, mondane. Grandi progetti e autentiche realizzazioni richiederanno un addio alla pigrizia.

Anche le barriere poste da Saturno nel Sagittario si dimostreranno superabili, soprattutto durante gli spostamenti del pianeta nel Capricorno, che offriranno, in una corsa continua, qualche utile e benefico rallentamento.

 

Cancro

Il segno della Luna annuncia l’inizio dell’estate ma anche l’apice del Sole che inizia, insensibilmente, il suo declino. Le piante, guidate dai Gemelli al culmine della loro maturazione come un esercito spiegato, trovano nel tempo del Cancro il momento dell’espansione lussureggiante: nei giardini le rose emanano i profumi più intensi, i colori dei campi sono vividi, nei boschi le erbe di San Giovanni sono pronte per essere colte. C’è una sfumatura notturna e stregata nella luce purissima del tempo in cui lo slancio della primavera si solidifica nel soffice tepore di giugno in cui rintocca l’ora del solstizio.

Di tutti, il Cancro è il segno più misterioso, perché svela che nel trionfo dell’estate si nasconde l’attimo in cui le giornate diventano più brevi, a poco a poco. In modo impercettibile, la natura fa capire di aver toccato il culmine della sua capacità creativa e si prepara al riposo, per quanto sia ancora lontano. Ma i nativi del Cancro hanno una dolente preveggenza e il loro procedere a ritroso (nelle azioni, nei pensieri) indica un desiderio di opporsi al tempo che passa, inesorabilmente.

Eppure il periodo più bello dell’anno, per questo segno, sarà fra agosto e settembre, con i passaggi di Venere e Mercurio, che promettono amori saggi e non passeggeri. Il 2020 dei momenti decisivi sarà annunciato a luglio dal transito di Marte nei Pesci, favorevole ai segni d’Acqua come Scorpione e Cancro. La primavera invece apparirà più incerta. Il pianeta rosso sarà allora in posizione opposta, quindi è meglio evitare in quei mesi ogni tipo di scontro. Nessuno può permettersi di consigliare a voi la prudenza, perché rappresenta uno dei pregi indiscutibili del Cancro. Cercate solo di non eccedere. Mostrarsi guardinghi è sintomo di saggezza, che potrebbe però essere foriera di immobilismo. Quando il Sole entra nel vostro segno l’estate è appena cominciata, meglio festeggiarla adeguatamente che pensare alle ombre d’autunno.

 

Leone

Il tepore ha definitivamente avvolto la terra e dalle acque lunari del Cancro emerge il focoso Leone zodiacale, che ci ricorda come l’elemento fluido sia purificatore quanto l’elemento igneo, sebbene in due forme diverse. Il solleone dissecca il supporto delle sementi, dopo averle rese mature per i raccolti futuri; il grano è una figura simbolica della verità vivente, la sola in cui credono i nativi del segno, che tanto amano l’ammirazione quanto sanno smascherare l’ipocrisia degli adulatori. La generosità e gli ardori della natura trovano nel Leone il loro simbolo più splendente, che nel mondo umano rappresenta l’età adulta, nel suo vigore e nella sua lungimiranza, espressa in una lucidità razionale, talvolta anche troppo rigorosa.

La luce regale del cielo d’agosto assume, per qualche giorno ogni anno, una sfumatura argentea sul bruno violaceo dei campi arati: è quello strano fenomeno chiamato “inverno delle more”, che ci ricorda come le stagioni non siano mai immobili. L’aria infuocata contiene il suo opposto e lo rivela in quel fantasma del freddo che verrà, segretamente annunciato da un vertiginoso brivido.

L’anno nuovo inizia per il Leone in un’atmosfera da Trono di Spade, molto gradita a un segno che ama da sempre le sfide. Lo stuolo dei pianeti radunati nel Sagittario invita al combattimento. Molta fortuna accompagnerà i duelli. In settembre e in ottobre il transito quasi congiunto di Venere e di Mercurio inviterà in nativi del segno a riflettere con equanimità sulle conquiste ottenute durante l’inverno precedente, quando avranno bruciato – con fiamme leonine – varie tappe e scoperto, durante le lotte, anche qualche nemico. Veri alleati e subdoli oppositori verranno individuati con uguale acume, quest’anno, dal Leone, inflessibile come non mai.

 

Vergine

Le messi, raccolte sotto la protezione vigile e solare del Leone, sono poste al sicuro nel tempo della Vergine: i due segni trovano, non solo in questo, un rapporto preciso. Sono rispettivamente il Grande Seminatore e la Fecondatrice, le due figure, una maschile e l’altra femminile, preposte alla perpetuazione della fertilità terrestre, che si concentra intorno alle immagini del grano e degli altri cereali. Gli elementi di base dell’alimentazione mediterranea e mediorientale, le culture in cui nacque l’astrologia, rappresentano qualcosa di più rispetto ai semplici cibi. Ogni mito agrario ha a che fare con essi. Sono il nutrimento dello spirito vitale, scrigni di energia potenziale che promettono la resurrezione ciclica della natura come delle anime.

Domicilio notturno ed esaltazione di Mercurio, il pianeta dell’intelligenza trova nella Vergine la sua stabilità: l’Hermes messaggero, volatile, vagabondo e fulmineo dei Gemelli individua la sua dimora fra le grotte protettrici in cui è nato, diventa qui adulto, i suoi ideali giungono qui al compimento; nel 2020 il pianeta arriva alla sua collocazione più tipica e più adeguata insieme al Sole e a Venere, quindi, per i nativi del segno, si preannuncia un incantevole compleanno. L’intero autunno segnerà l’apice di un anno stabile e solido, in cui molti progetti si realizzeranno e si attenueranno le ansie. Si sente già l’influsso benefico di Giove che transita proprio in quei mesi dal Sagittario al Capricorno, anche se solo temporaneamente. L’arrivo del pianeta della fortuna si fa ancora attendere, ma solo per poco. D’altra parte, alla Vergine non piacciono gli eccessi trionfalistici. Sa bene che la sorte è mutevole e il successo umano è transitorio. Le leggi dell’impermanenza le sono note più che a qualunque altro segno, benché aspiri, più di ogni altro, a un equilibrio e a un’armonia che non siano inerziali.

Anche in questo, Vergine e Leone si somigliano: sanno che le dominazioni svaniscono e gli imperi cadono. La Vergine sa puntare con fierezza il suo occhio vigile nel cannocchiale nel tempo, mentre il Leone preferisce distogliere lo sguardo e far finta di niente.

 

Bilancia

La Vergine nel suo aspetto di Astrea è la raffigurazione della Giustizia, che fa di un oggetto prezioso il suo segno adiacente nello Zodiaco: la Bilancia. Segna il secondo equinozio dell’anno, l’avvento ufficiale dell’autunno, la fermezza sempre cercata dall’Ariete. Tutto quello che nel segno primaverile era impulso e fremito, nella Bilancia diventa solidità di costruzione, edificio compiuto, forma stabile. La natura fa calare il sipario e nasconde le sue forze, che però non scompaiono. Rinchiudendosi per ritornare fertile, risparmia le energie senza tuttavia negare al mondo nuovi frutti, i più nutrienti e inebrianti. È il tempo della vendemmia e del vino, Dioniso e Venere si incontrano nell’offerta di doni preziosi, voluttuosi e proibiti. I grappoli d’uva matura, le mele, i melograni, i funghi e i tartufi illustrano, nella simbologia naturale, il legame fra ciò che è sotterraneo e paradisiaco, suggeriscono che il mondo estatico non è quello che conosciamo ma un altro, separato eppure percepibile, distante ma non estraneo. Il pianeta verde della Dea dell’amore e dei piaceri ha le sue dimore preferite nel Toro e nella Bilancia.

L’anno inizia battagliero, con il passaggio di Marte già a gennaio, Venere transita nell’Ariete in marzo, e proprio nell’Ariete rimane, per tutto l’anno e altri ancora, Urano. Quindi i nativi della Bilancia sapranno tenersi a debita distanza dalle accensioni distruttive come dai litigi. Si mostreranno allergici ai cambiamenti drastici. Terranno fede alle loro convinzioni e diffideranno dei falsi profeti. La sottile e intuitiva Aria autunnale si nutrirà di prudenza e di circospezione, dando ai nativi del segno una sicura capacità di giudizio.

Date queste premesse, la realizzazione delle più rosee aspettative non può mancare. La Bilancia ha dalla sua la saggezza, che la aiuta a discernere fra glorie vere e false. Sa sorridere delle convinzioni superficiali e mal sopporta le approssimazioni, cosa che la accomuna decisamente alla Vergine. Con venusiana dolcezza, sa anche dissimulare la sua obiettività e frenare le sue episodiche furie. Sono virtù tanto rare quanto utili in un mondo e un tempo che sembrano fatti sempre più di battaglie vane.

 

Scorpione

I punti fermi promessi dalla Bilancia sono insidiati ma anche dinamizzati dalle forze misteriose messe in atto dallo Scorpione, che tende verso di lei la sua arma acuminata. È la sicurezza segreta che dà a questo segno Marte, il suo signore, qui nel suo domicilio notturno. Il pianeta attivo e battagliero per eccellenza sa dissimulare le sue arti formidabili, come la natura sa nascondere la sua robustezza quando la vitalità sembra abbandonare la vegetazione. È il momento in cui la fertilità si nega alla vista umana, proprio quando è impegnata nell’opera enigmatica della gestazione; è il potere protettivo e concimante delle foglie morte. La terra si chiude sui semi che dovranno crescere e offre loro le acque lutulente dell’autunno. Le tenebrose Dee della stagione ci parlano, con le loro storie, di morti apparenti e passeggere, di sogni ben custoditi, di un rapimento arcaico e archetipico, quello di Persefone, ad opera di Ade. Il Dio infero sa però offrire alla sua sposa le ricchezze del sottosuolo, sa coprirla di gioielli e tenerla avvinta a sé in abbracci inconoscibili da parte dei mortali. Questi sono solo alcuni dei misteri legati alla passionalità dello Scorpione, che sa come nessun altro segno invertire i conflitti umani e naturali in riconciliazioni dei contrasti. La figlia di Ares e di Afrodite (Marte e Venere) si chiamava infatti “Armonia”.

È proprio Marte a rendere insolitamente combattivo lo Scorpione in gennaio, quindi il 2020 inizierà all’insegna del brio: vedremo i nativi del segno primeggiare, farsi avanti in molti campi, agire con una veemenza perfino inquietante. E quando ci si mette, lo Scorpione sa sempre come vincere e abbattere gli ostacoli. Proprio alla fine dell’anno, sarà Mercurio a imporre una pausa. In dicembre lo Scorpione si guarderà alle spalle, per contare le sue vittorie e scoprire che, nel suo piano ben architettato, non avrà trascurato niente.

Ma se la sua memoria si spingesse ancora indietro, per considerare i riconoscimenti ottenuti nel corso dell’anno precedente, potrebbe ritenersi oltremodo soddisfatto. Si mostreranno durevoli, del 2019, lo spirito di avventura e i piaceri dell’indipendenza, la voglia di sperimentare e l’oblio di molte paure che hanno afflitto per troppo tempo questo segno.

 

Sagittario

Come la Luna equorea del Cancro annunciava, per contrasto ma specularmente, la solarità del Leone, così dalle acque autunnali dello Scorpione si leva scintillante il bagliore di un falò d’inverno, una figura ibrida che somiglia ai cavalli marini di Poseidone (le onde tumultuose chiamate “cavalloni dell’oceano”). È il Sagittario, equino e umano, il centauro arciere che scocca frecce di fuoco. Gli antichi sapevano bene quanto fossero preziose le fiamme nelle grotte, le giornate luminose mentre avanzava il freddo. Lo scalpitante Sagittario, mai fermo e mai immobile, promette che l’anno continua il suo corso e che il tempo non si arresta mai. È questo strenua fiducia che rende indomabile il segno governato generosamente da Giove, che non lascia spazio al pessimismo.

I nativi del segno iniziano l’anno con uno straordinario corredo di pianeti a dominare, dinamizzare, rafforzare e intensificare le loro azioni e i loro progetti: fin dai primi giorni di gennaio il Sole, Mercurio, Giove, Saturno e Plutone saranno nel Sagittario; di questi, i più veloci – i primi tre – proseguiranno presto per le loro strade, mentre gli altri resteranno ancora a lungo, per regalare ai nativi del segno un anno singolare, molto forte, pressoché irruento, come piace a loro.

I grandi cambiamenti sono avvenuti nel 2019 e i loro effetti si sentono in modo sempre più fortemente nel nuovo periodo che ne è una conseguenza. Vi renderete conto di aver fatto giuste scelte e intrapreso strade buone; la prova consiste in un senso di libertà che da tempo non riuscivate a ritrovare, e sarete costretti ad ammettere che, a crearla, sono due elementi opposti. Tendete naturalmente a liberarvi da ogni peso. Ma è nel contrappeso il segreto del trionfo, perché scoprirete che ai favori innumerevoli di Giove si unisce la solidità introspettiva conferita da Saturno. Il pianeta lento e lontano stabilizza i successi ottenuti e prepara gli eventi futuri: resterà lui quando Giove si sposterà nel Capricorno, e ha già iniziato i suoi andirivieni celesti fra un moto retrogrado e l’altro.

 

Capricorno

Come il Sagittario, anche il Capricorno dovrebbe essere in teoria un quadrupede, perché il segno raffigura una capra, che però ha solo due zampe e una coda di pesce. Anche lui dunque è un animale ibrido, che assomma la caparbietà – benefica – dei segni di Terra a una caratteristica che lo accomuna a quelli d’Acqua. Il Capricorno somiglia al Sagittario soprattutto per un altro motivo: se il primo è all’apice del pessimismo zodiacale, il secondo lo è dell’ottimismo, se il primo ha Saturno quale signore, il secondo ha Giove; ma il Capricorno è, come il Sagittario, indomabile, perché il suo è un momento fatidico dell’anno, celebrato nella festa antichissima del “Sol Invictus”. L’astro fatto di fuoco sembrava morire attraverso l’anno, o almeno era questo che vedevano i popoli arcaici, con angoscia. Ma dopo un breve periodo di stasi apparente, il Sole ritorna a mostrarsi sempre più a lungo nel cielo, rinnovando le speranze di un ritorno alla luce e alla fertilità; di questi terrori e di queste speranze, di malinconia e di creatività parla la tradizione legata al segno saturnino.

L’inizio dell’anno è allietato dal calore di Venere; Mercurio passerà per soli tre giorni in marzo (fra il 7 e il 10, fatene tesoro); Saturno compirà qualche breve transito nel vostro segno anche lui in marzo e poi in giugno, ma il periodo saliente verrà da aprile a maggio, quando sarà congiunto a Marte; a luglio il signore del segno inizierà il suo moto retrogrado.

Questi periodi, non brevi, daranno al 2020 un impeto potente, che consolideranno gli indubbi successi ottenuti l’anno scorso, per quanto la vostra situazione astrale risenta sempre di antiche ferite. Cercate, finalmente, di dimenticarle. Per voi è estremamente difficile dire “Basta”, e cancellare anche solo qualcosa del passato, ma ogni tanto è necessario, anzi irrinunciabile. Il Sole non riuscirebbe a risorgere se fosse eternamente appesantito dalla paura della fine.

Una grande, benché giovanissima, rappresentante di questo segno è Greta Thunberg, nata il 3 gennaio del 2003. Lei ha mostrato con caparbietà che questo “Basta” ogni tanto si può dire, risollevando il mondo intero dal torpore.

 

Aquario

Il forte legame fra Capricorno e Aquario è dato soprattutto dalla comune signoria di Saturno, che domina due segni per molti versi opposti. L’uno è la tradizione, l’altro il futuro; il primo è il Tempo che sovrasta e spadroneggia, l’altro è l’attimo che si dissolve per trasformarsi e ritornare nuovo, cancellando continuamente un passato che si fa ingombrante. Il Capricorno è legato alla propria individualità quanto lo è l’Aquario, che arricchisce però la propria personalità con un altruismo umanitario e cosmico. A dispetto del suo nome, è un segno d’Aria, quella frizzante e gelida al centro dell’inverno.

È Saturno a tener ferme le energie vitali per non sprecarle. Lascia che un essere alato le travasi da un’anfora a un’altra, sotto forma di fluidi celesti, senza perderne una sola goccia. Quell’essere alato è proprio l’Aquario della tradizione, umano e angelico, invernale e sognatore, perché nei suoi occhi profetici di messaggero ultraterreno la primavera è già prefigurata, anche se solo in forma di miraggio.

Il pianeta che accompagna stabilmente questi anni aquariani è Nettuno, che permarrà nel segno per molti anni ancora, accentuando la sua sensibilità già vibratile ed elettrica. Venere passa di sfuggita nella seconda parte di gennaio, rendendo l’inizio dell’anno piacevole; Mercurio occuperà il suo posto in marzo, Marte fra maggio e giugno, dunque il periodo più promettente del 2020 sarà questo. Spontaneità e impegno nei rapporti con gli altri saranno i cardini del nuovo anno, travolgente, denso di avvenimenti e qualche volta inquieto.

La voglia di fare, che per voi è un’esigenza irrinunciabile, non vi abbandonerà mai. Il rischio è che diventiate frenetici. Il turbine delle emozioni si attenuerà comunque in un periodo di pace all’inizio dell’estate, giusto per lasciarvi riprendere le forze in autunno.

 

Pesci

L’umanitarismo e la continua progettualità dell’Aquario si riflette nelle personalità dei nativi dei Pesci, che condividono questi aspetti e hanno già, come si è visto, il dinamismo primaverile dell’Ariete. Sono i tre segni più animati di tutto lo Zodiaco. Ma in realtà i Pesci rappresentano un momento riassuntivo di tutte le personalità astrologiche. Sono idealisti e pratici, sognatori e concreti, iperattivi e pigri. Sono tutto e il contrario di tutto, magnifici progettisti, magici realizzatori, indomiti guerrieri che a volte si perdono in minuscoli bicchieri d’acqua. La natura, nel loro tempo, deve decidere quando risorgere, e il tempo del parto è se possibile ancora più complicato rispetto a quello della gestazione. Le acque si muovono già sotto le coltri dei ghiacci, il terreno sembra nudo e spoglio ma è percorso dagli impercettibili brividi della vitalità, le gemme sono già visibili su alcuni alberi; è il Sole che deve dare il segnale d’inizio. In certe mattine luminose la terra sembra scalpitare.

In questo mondo fluido, segnato dal perpetuo movimento e dall’eterna attesa, nuotano i due pesci gemelli della rappresentazione zodiacale, che raffigurano la duplicità dell’essere, sempre binario come l’elettricità, e l’impossibilità di esprimere un concetto senza tener conto del suo contrario. Il segno offre domicilio notturno a Giove, che diventa un vero mecenate per i Pesci, favorendo le loro aspirazioni e offrendo una buona riuscita ai loro propositi più temerari.

I nativi di gennaio festeggeranno il compleanno con Venere nel segno, i consigli saggi dell’intelligenza mercuriale arriveranno ad aprile, l’anno sarà meno fastoso del 2019 ma sicuramente non parco di occasioni. Otterrete riconoscimenti e privilegi grazie alla presenza assidua di Marte nella parte centrale dell’anno, che vi renderà molto agguerriti, talvolta anche aggressivi. Questo pianeta sarà il vostro vero atout del 2020, perché vi offrirà un appoggio sicuro in ogni tipo di questione, da quelle sentimentali a quelle sociali e professionali.

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