Il primo Museo della Vagina che il mondo abbia mai concepito ha aperto il 16 novembre, a Londra, all’interno del Camden Market del vivace quartiere di Camden Town. Ma non c’è nulla di pornografico in questa nuova apertura. L’idea nasce da un progetto pop-up lanciato nel 2017 da Florence Schechter che con un crowdfunding ha raccolto quasi 50 mila sterline. La prima mostra ospitata al Museo si chiama «Muff Busters: Vagina Myths and How To Fight Them» e come spiega il titolo si pone l’obiettivo di sfatare miti e leggende fasulle legati all’apparato sessuale femminile.
L’ obiettivo è quello di cancellare ogni possibile stigma, ogni possibile idea erronea, ogni inutile velo di perbenismo e finto pudore che ancora oggi portano a sentirsi imbarazzati nel parlare di vagina. O vulva, che dir si voglia, tenuto conto che da un sondaggio il 26,7% delle donne inglesi con età compresa tra i 25 e i 29 anni ancora oggi si vergogna a sottoporsi a uno screening per il cancro del collo dell’utero via Pap-test. «Si tratta di una parte del corpo che dobbiamo celebrare -, sottolinea la fondatrice. Il Museo della Vagina è un modo per diffondere il messaggio e per far capire che non c’è nulla di imbarazzante o di offensivo nell’argomento». La struttura, oltre alle esposizioni artistiche e scientifiche in calendario, organizza anche una serie di iniziative legate alla salute e all’educazione sessuale, mediante collaborazioni con medici, psicologi ed esperti del settore. Ma c’è spazio anche per proiezioni cinematografiche, workshop, tavole rotonde ed esibizioni di comici, oltre ovviamente a tutto il merchandising legato alla protagonista del museo. L’ingresso, che non prevede alcun limite di età, è completamente gratuito.
Vagina Museum – Unit 17&18 Stables Market Chalk Farm Road – London, NW1 8AH