L’erotismo da fine Ottocento a metà Novecento. Questo è ciò a cui si assiste nelle fotografie della mostra “L’origine del mondo. Erotismo e seduzione nella photo trovèe” dedicata alla fotografia anonima alla Triennale di Milano. La mostra ospita 200 scatti anonimi, realizzati fra l’800 e gli anni 60 in America e in Europa. Un erotismo in seppia che oggi quasi fa tenerezza, ma ancora profondamente eccitante. Nessun credit possibile per i loro autori sconosciuti. C’è il boudoir che accoglie gli amanti, sirene in déshabillée che fanno la doccia o usano pellicce di visione come asciugamano. Bettie Page in pose mozzafiato. Un mondo parallelo e segretissimo quanto le immagini jpg custodite nei nostri cellulari. Una lezione di storia delle ossessioni erotiche e della passione attraverso il proibito. E la testimonianza che le foto osé amatoriali non le abbiamo certo inventata noi. La mostra è divisa in 20 sezioni che mettono in risalto i temi della fotografia erotica, dalle immagini prodotte per le accademie alle snapshot private. Tra le varie sezioni, l’omaggio al capolavoro di Courbet. Queste fotografie sono protette da una tendina.
In particolare il percorso della mostra mette in evidenza come i progressi della tecnologia fotografica – dalle pellicole più veloci alle fotocamere più piccole – abbiano trasformato la fotografia erotica in un gioco di coppia, in una nuova occasione di complicità. La casa, dal salotto alla camera da letto, al giardino, diventa un set privilegiato per la mise en scene. Fino a quando, negli anni ’60, nello stesso salotto, che aveva già sostituito il boudoir, compare un terzo incomodo: il televisore. Con notevole scioltezza, o indifferenza, i fotografi, mariti, compagni, amanti, amici, fotografano le loro compagne accanto al mobile tv. È il segno di un passaggio epocale nel consumo della fotografia erotica. Un attimo e arriverà internet.
Chiude il percorso espositivo una selezione di immagini, americane e francesi, che anticipano lo stile e i temi dell’erotismo, amato da Helmut Newton. Una riprova che la fotografia erotica anonima ha alimentato la ricerca dei grandi maestri.
L’idea è di Alidem, il collettivo di esperti di fotografia col pallino di individuare e tradurre l’arte dello scatto in opere di qualità, con l’obiettivo, auto-dichiarato, di “invitare gli occhi e la mente a viaggiare verso nuove visioni”, individuando le configurazioni migliori delle opere.
Triennale di Milano
dal 15 novembre al 17 dicembre 2017
Ottima mostra, sicuramente, l’erotismo ha necessità d’essere rispolverato
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