La Triennale di Milano nel 2018


La prima volta che entrai in Triennale per una mostra mi parve la cosa più internazionale che in quel momento ci fosse  in città, erano gli anni di tangentopoli e del primo sindaco leghista Marco Formentini. Erano anni bui, di chiusura e di paura dell’altro, di ricatti e corruzione. Non era la rampante ma decadente “Milano da bere” degli anni 80, era la Milano del celodurismo, delle canottiere di Bossi, di Radio Padania, che chiamava terroni noi emigrati del Sud. Ma il bellissimo palazzo di Giovanni Muzio con la sua rigorosa eleganza, lo scalone bianco e le grandi vetrate affacciate su Parco Sempione riportavano la città al centro del mondo, con le opere e l’ingegno degli artisti, dei designer e degli autori che avevano interpretato e disegnato la modernità degli anni ’50, ’60, ’70. La Triennale in tutti questi anni non mi ha mai delusa, proponendo intuizioni e visioni che hanno guardato oltre i confini della città, oltre l’Italia.

In questi giorni è stato presentato il calendario delle mostre e delle attività culturali del 2018, un programma che  rafforza l’ identità di polo per le arti contemporanee, dove sono presenti e dialogano diversi linguaggi della cultura e della creatività: architettura, design, arti visive, fotografia, moda, performance, teatro, musica.

Il programma espositivo del 2018 riunisce grandi maestri noti in tutto il mondo e giovani artisti, designer, architetti che si stanno affermando in questi anni.

Per quanto riguarda il settore Architettura e Territorio, affidato alla direzione di Alberto Ferlenga, nel 2018 si svolge la VI edizione del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, evento con cadenza triennale che  promuo i progetti e le opere più interessanti in ambito architettonico. Da quest’anno, per iniziativa del Comitato Premio Claudio De Albertis, il Premio si arricchisce di una sezione speciale dedicata alle giovani promesse dell’architettura e dell’ingegneria: il Premio T Young Claudio De Albertis.

Le mostre di Arti visive, settore sotto la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, permettono ad alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale, tra cui Walter Swennen e Rita Ackermann, di realizzare la loro prima esposizione istituzionale in Italia. In programma anche due mostre dedicate all’esperienza e alle collezioni di galleristi, come Massimo De Carlo, attraverso una riflessione sull’unicità e la ripetizione, e Franco Toselli con gli artisti di Portofranco. Sarà poi inaugurato assieme alla Fondazione Furla il progetto Furla Series #02, la prima esposizione personale di un artista con un progetto appositamente concepito per gli spazi della Triennale di Milano, e la prima mostra personale in un’istituzione del giovane artista italiano Diego Marcon.

La Moda, settore curato da Eleonora Fiorani, è rappresentata dalla grande retrospettiva su Rick Owens, uno dei fashion designer più rivoluzionari e controversi di oggi, che prosegue fino al 25 marzo. Una mostra che presenta per la prima volta insieme i progetti di moda e di design di Owens, dove la moda diventa arte e si fa arte visiva, architettura, musica.

Il Triennale Design Museum, diretto da Silvana Annicchiarico, ad aprile presenta la sua undicesima edizione, dedicata alla storia del design italiano. A maggio apre la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo Borsani, architetto, artista, designer e imprenditore, e a ottobre è in programma una grande monografica su Achille Castiglioni, in occasione del centenario dalla nascita del designer. Numerosi sono inoltre gli eventi e le esposizioni organizzati dal Triennale Design Museum in tutta Italia e nel mondo, tra cui l’Italian Design Day, che si terrà il 1° marzo in cento città.

In primavera, il Museo di Fotografia Contemporanea propone alla Triennale una mostra che presenta in modo inedito l’opera fotografica di Luigi Ghirri nell’ambito dell’architettura, attraverso la sua collaborazione con la rivista “Lotus International” e una collettiva di artisti internazionali che indagano gli effetti dell’accumulo di immagini di Google Street View. In autunno partirà invece un nuovo ciclo di incontri per raccontare le tendenze più attuali della fotografia contemporanea.

La programmazione del Triennale Teatro dell’Arte, a cura di Umberto Angelini, rafforza la propria dimensione internazionale e il dialogo con gli altri linguaggi espressivi. Tra grandi artisti acclamati in tutto il mondo e giovani talenti, l’indagine sui temi del dibattito contemporaneo viene declinata mescolando il formato della stagione teatrale e quello festivaliero.

Una delle novità di quest’anno è il progetto che interesserà il Giardino della Triennale, affidato a Orticola di Lombardia e all’architetto paesaggista Filippo Pizzoni. L’intervento è volto alla valorizzazione delle opere e delle installazioni presenti in giardino, promuovendo al contempo una gestione sostenibile delle risorse.

 

Anna Chisari

Triennale di Milano

Viale Alemagna 6
http://www.triennale.org

 

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