Riciclo, riuso e recupero di arte antica in uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Non è un errore, ma l’insolita indagine sul reimpiego di antichità greche e romane in contesti post-antichi, dal Medioevo al Barocco, proposta nella mostra Recycling Beauty curata da Salvatore Settis con Anna Anguissola e Denise La Monica per Fondazione Prada.
Il mondo classico è sicuramente modello e fondamento, ma troppo spesso viene relegato a polverosi musei e ci dimentichiamo quanto, non solo faccia parte del nostro passato, ma sia in grado di incidere sul nostro presente e futuro. Ne è convinto Salvatore Settis, impegnato in questo studio già dal 2015 con le mostre Serial Classic e Portable Classic presentate rispettivamente negli spazi Fondazione Prada di Milano e Venezia (con Anna Anguissola a Milano e Davide Gasparotto a Venezia).



La nuova mostra considera il passato come un fenomeno instabile in costante evoluzione e indaga le ragioni funzionali, politiche e religiose del reimpiego di manufatti antichi. Così, si scopre che la Sedia termale (latrina) in marmo rosso di età adrianea (117-138 d.C.) fu impiegata nelle cerimonie di insediamento dei papi nel Medioevo e che l’oscillum marmoreo di Velletri con scena di trasporto funebre di età romana, aggiunte nel XVI secolo alcune aureole, divenne la Deposizione di Cristo.
L’antichità è ispirazione, ma anche materia prima quando, ritagliata da sontuose architetture di Roma, si trasforma in tessere di marmi colorati delle decorazioni cosmatesche.
Le opere in mostra permettono di raccontare più storie e di viaggiare nel tempo e nello spazio e dimostrano non solo il loro grande valore artistico e storico, ma anche il loro essere prodotto di migrazioni, trasformazioni ed evoluzioni di senso.
Il progetto espositivo, concepito da Rem Koolhaas/OMA con Giulio Margheri, si sviluppa nel Podium e nella Cisterna. Nel Podium un paesaggio di plinti bassi in acrilico consente di percepire i pezzi esposti come un insieme, mentre le strutture simili a postazioni di lavoro incoraggiano un esame più ravvicinato. Nella Cisterna due sale sono dedicate alla statua colossale di Costantino (IV sec. d.C.) riprodotta in scala 1:1 e osservabile dai due livelli della struttura, mentre una stanza completamente nera ricavata all’interno del terzo ambiente ospita la Tazza Farnese (II-I sec. a.C.), il più grande cammeo in pietra dura dell’antichità arrivato fino a noi grazie al collezionismo delle corti.
Recycling Beauty è una mostra densa che non finisce nell’esposizione, ma invita a riflettere sul nostro rapporto con la classicità, indicando direzioni nuove e sorprendenti.

Mano destra del Colosso di Costantino
312 d.C.
marmo pario
dalla Basilica Nova a Roma (nota anche come Basilica di Massenzio) Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, inv. S 789 Archivio Fotografico dei Musei Capitolini
© Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Fondazione Prada Milano
Fino al 27 febbraio 2023