Fino al 31 maggio un festival internazionale di teatro trasforma Milano in una vetrina della scena europea e non solo. Guardare all’Europa, al modo in cui gli artisti hanno risposto alla crisi del presente e hanno aperto prospettive sul futuro, proprio come fecero Giorgio Strehler e Paolo Grassi creando il Piccolo Teatro in risposta alla frattura della guerra: questo il senso della dedica a Strehler e lo spirito che ha governato l’immaginazione della rassegna: un dialogo autenticamente contemporaneo con le radici stesse del Piccolo.
Significativamente, infatti, l’arco temporale di programmazione del festival ricomprende al suo interno, anzi al suo centro, il 14 maggio, in cui ricorrerà il settantacinquesimo anniversario della fondazione del Piccolo, quando due ragazzi che avevano poco più di 25 anni, Paolo Grassi e Giorgio Strehler, diedero inizio, nella Milano del dopoguerra, a un’avventura culturale rivoluzionaria, spargendo tra le macerie di una città devastata i semi di una rigenerazione straordinaria.



Ventidue sono le artiste e gli artisti, italiani e internazionali (questi ultimi da Africa, Belgio, Brasile, Francia, Grecia, Iran, Irlanda, Polonia, Portogallo, Svezia, Uruguay), che si alterneranno sui palcoscenici delle tre sale del Piccolo, con ‘escursioni’ in altri luoghi della città, in preziosa collaborazione con il Teatro Franco Parenti, ZONA K, Casa della Carità (cui si aggiungono, ospitando alcuni degli appuntamenti di Oltrelascena, Anteo Palazzo del Cinema, Cinema Beltrade e Università di Milano, sede, insieme al Piccolo, del V Convegno internazionale EASTAP), e grazie a iniziative come Città sola dell’ensemble lacasadargilla. Il festival è, infatti, anche un progetto “politico” di relazione teatro/città, finalizzato a un attraversamento – fisico e metaforico – di Milano, nel tentativo di far luce sull’essenza di un teatro che sia a “misura” di città.

Venticinque sono gli spettacoli di cui sette prodotti o coprodotti dal Piccolo, con diciassette prime nazionali.
Un atlante teatrale da percorrere non solo geograficamente o cronologicamente ma anche, trasversalmente, per sentieri tematici o, appunto, come recita il titolo, paesaggi teatrali che si intrecciano e sovrappongono sulla mappa del presente.
Alcuni dei nomi di artisti che saranno presenti al Festival: Constanza Macras, Marlene Monteiro Freitas, Marco D’Agostin, Virgilio Sieni, Mimmo Cuticchio, Serge Aimé Coulibaly.
Tutto il programma >> http://www.piccoloteatro.org