Gli Indifferenti – film 2020 recensione


Disgustosi nella loro indifferenza, osceni nella loro ipocrisia, inavvicinabili nella loro solitudine. Sono i personaggi sgradevoli del film sgradevole, nel senso che mentre lo si guarda non si può fare a meno di provare nausea, di Leonardo Guerra Seràgnoli. Gli Indifferenti film tratto dal bellissimo e attualissimo libro dell ’esordiente Alberto Moravia pubblicato nel 1929, che dipinge un gruppo familiare in un interno: un romanzo duro, sfidante e capace di denunciare la società borghese descrivendone le debolezze, come non ci si sarebbe aspettati da un ragazzo romano di ventidue anni. Un interno bellissimo e asfittico dove si muovono umani privi di qualsiasi umanità, privi della terza dimensione, privi di qualsiasi sentimento oltre il loro egoismo. I cinque protagonisti sono mostri ben vestiti e ben truccati, miserabili e spregevoli nell’animo, subdoli e ingannevoli all’esterno. In questo film, come nel libro di Moravia, tutto è apparenza, tutto è superficie, indolenza, morbosità, avidità. Nessuno si salva, neanche la giovane Carla che sembra avere uno scatto, che sembra aver fatto un scelta forte. A vestire i panni di Mariagrazia Ardengo e i suoi due figli Michele e Carla sono Valeria Bruni Tedeschi, Vincenzo Crea, Beatrice Grannò, mentre l’imprenditore traffichino Leo Merumeci è Edoardo Pesce, Luisa amica di famiglia è Giovanna Mezzogiorno. Un’ opera con molti meriti, non ultimo quello di essere online, in tempi in cui i cinema sono chiusi, queste le piattaforme sulle quali è possibile vedere il film : SKY PRIMAFILA, APPLE TV, GOOGLE PLAY, CHILI, RAKUTEN, TIMVISION, INFINITY, MIOCINEMA, IORESTOINSALA, CG DIGITAL e THE FILM CLUB.

Anna Chisari

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