Partendo dall’immagine dell’alveare (casiddu in sardo) come simbolo di una comunità solidale e laboriosa, l’edizione 2020 mira a “impollinare” i territori del Marghine-Planargia e del centro dell’isola con attività di ricerca e animazione sociale, per far fiorire processi partecipativi orientati a declinare operativamente le strategie europee e definire piani di sviluppo locale. Come l’estinzione delle api metterebbe a rischio due terzi dell’agricoltura mondiale, degli ecosistemi e dell’esistenza della specie umana, il declino delle piccole comunità -rappresentanti il 90% dei comuni italiani- toglierebbe linfa vitale alla nostra cultura e a tutto il Made in Italy. Per perseguire tale obiettivo e far fronte all’incertezza legata all’evoluzione della pandemia, la programmazione di #Resilienza2020 è stata ripensata seguendo una struttura modulare che sfrutti il digitale per poi proiettarsi gradualmente nello spazio fisico, con la riapertura del Paese. In particolare, intrecciando scienze sociali e arte pubblica, ProPositivo punta su logica e creatività per creare un percorso dinamico e multidisciplinare che avvicini scuola e imprenditoria, istituzioni e società civile, pubblico e privato, e riesca ad attivare efficaci processi di problem-solving e progettazione glocale. Il contest mira a proseguire il percorso che negli ultimi tre anni ha ricevuto risposte da più di 20 Stati, con 50 artisti coinvolti e oltre 30 opere realizzate in 4 comuni del Centro-Sardegna. Sul sito propositivo.eu, nella sezione Street Art, è presente una mappa geolocalizzata degli interventi temporanei e permanenti presenti sul territorio ed è disponibile il catalogo con le schede relative a tutti gli artisti accolti.
Informazioni www.propositivo.eu