Dentro al mio Kindle


Ciò che leggo in cinque righe Continua su rAbDo la rubrica sui libri, veloce, informale, personale. Cinque righe per esprimere ciò che si pensa di ciò che si è letto. Niente cattedre e critiche d’autore, niente correnti e accostamenti, niente parafrasi e titoli ad effetto. Solo quello che si pensa. Come sul divano di casa, quando si racconta agli amici il libro che ci ha rapito o annoiato, travolto o lasciati indifferenti, segnati o intoccati. Un pensiero sulla scrittura degli altri, un giudizio sulle trame di chi scrive, una condivisione sincera con i lettori di questo blog.

E’ un libro importante, lungo, complesso. La partenza del romanzo è difficile, ma poi si disvela nei componenti della famiglia Barnes, nella cittadina di provincia, nella difficoltà di vivere di ognuno dei protagonisti.  “Il giorno dell’ape” è la vivisezione di microcosmi che non si parlano, che non si ascoltano, che non si vedono, che non sono “noi”, che hanno responsabilità diffuse e opache. Il finale aperto lascia spazio a qualsiasi conclusione: “Per amore. Lo stai facendo solo per amore”

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