Il dado è tratto! o per chi conosce il latino (alea iacta est)


Studiare non è di moda! Ed essere colti è assolutamente uncool! Aver preso la laurea un segno di debolezza!  Va di moda il fatto in casa. Il rustico. Il poco elaborato. L’ignorantone che ha fatto strada. La diceria che diventa legge.

Mentre continuavo a ripetermi l’insegnamento preziosissimo di mio padre che indicandomi un quotidiano, di allora s’intende, quelli che parlavano difficile e non discettavano se fosse giusto o no  mettere il cappottino ai cagnolini (coscientemente mi attiro addosso le invettive di canari di ogni genere e razza),  mi diceva “potrai pensare di avere studiato abbastanza quando avrai capito più o meno tutto quello che leggerai”; mentre figli di onesti e operosi operai si facevano in quattro e si spezzavano di sacrifici per attaccare la pergamena di dottore nel salotto;  mentre io pagavo in sensi di colpa e disagio l’abbandono della facoltà di Giurisprudenza  a 4 esami dall’agognato titolo,  alle mie spalle e davanti a me si realizzava una rivoluzione a dir poco copernicana.  Gli ignoranti al potere, la parola ai non-esperti. Comici che diventano guru e garanti di movimenti politici. Cuochi  maitre-penseur. Imprenditori istitutori dei propri figli. SparaBalle nei ministeri. E’ l’apoteosi del km 0. Uso quello che ho e quello che so, non c’è bisogno d’altro e non c’è bisogno degli altri, di altri pensieri, di altre visioni, di altre suggestioni, di altre letture. E’ la democrazia dei senza imbarazzo, degli approssimativi, di quelli che non sanno niente ma che pensano di sapere tutto, dei non medici, dei non avvocati, dei non esperienti. L’esercito dei NON  che ha bonificato l’inutilità del barismo (discorsi da bar),  che glorifica i sentito dire, che valorizza verità parascientifiche. Perché a studiare e ad approfondire si perde tempo, perché tutti possono fare tutto basta avere un “Aranzulla”  che ci fa vedere, perché un calciatore vale 25/30 milioni e non vorrai mica dirmi che quello ha studiato tanto.

Non c’è un passato e non c’è un futuro. Non c’è la storia. Viviamo  in una grande sterminata prateria, senza alti e senza bassi, senza limiti e senza confini, con poche voci autorevoli che si strozzano e si ingorgano di rabbia in qualche talk show davanti a politici arroganti e presuntuosi, che conoscono il gioco delle tre carte  e la magia del fumo negli occhi. Il dado è tratto. E’ questo il vero cambiamento. E se non sapete chi l’ha detto, poco importa. C’è tutto su wikipedia!

Anna Chisari

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...