Le rivoluzioni non nascono da sole. Tutto contribuisce: l’arte, la politica, la religione, la letteratura. La rivoluzione russa di ottobre per prima raccolse i segnali del mondo che cambiava.
La mostra Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky al MAMBO di Bologna mette in luce quante e quali, e così diverse tra loro, arti nacquero in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come dice Evgenia Petrova la curatrice: “riporta all’ attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra”.
Sono oltre 70 i capolavori provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, testimoniano la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
MAMbo – Bologna
Via Don Minzoni, 14
fino al 13 maggio 2018