Mi convince, molto


Il Salone del Mobile 2023 è alle porte, dal 18 al 23 aprile, ritornando al periodo dell’anno che gli è proprio. E le attese per la 61 a edizione sono tante, perché il progetto presentato nella conferenza stampa del 15 febbraio al teatro Franco Parenti sembra veramente nuovo, a cominciare dal rivoluzionato layout espositivo, sviluppato su di un unico livello e senza la suddivisione per stili/tipologie a cui eravamo abituati, fatti salvi i padiglioni dedicati all’Euroluce che quest’anno incorporano il Salone Satellite. Nel progetto di allestimento dei padiglioni lo studio Lombardini 22 ha concepito percorsi che riecheggiano l’urbanistica delle città italiane con al centro il visitatore. La riorganizzazione della distribuzione degli stand è stata pensata secondo target, così da facilitare la visita agli operatori e garantire la giusta visibilità ai marchi. L’architetto, ricercatore e critico del design Beppe Finessi, ha curato l’offerta culturale che si presenta ampia, plurale e multidisciplinare. Ad aiutarlo nella progettazione degli allestimenti il duo Formafantasma che ha progettato lo spazio Aurore dedicato ai talk quotidiani di vari protagonisti del mondo del design, le 12 Costellazioni artistiche, mini-spazi con opere d’arte contemporanea che punteggiano i percorsi di visita e la libreria gestita da Corraini Edizioni, spazio dove consultare e acquistare le migliori pubblicazioni internazionali.

Ci saranno poi alcune mostre come Natura Tempo Architettura dedicata alla fotografa Hélène Binet curata e allestita da Massimo Curzi e Fiat Bulb, un divertente e insolito omaggio alla lampadina a incandescenza di Edison, curata e allestita da Martina Sanzarello. Nuova la campagna di comunicazione del Salone del Mobile.Milano firmata dallo studio di branding e comunicazione Leftloft e dall’illustratore e collagista Gio Pastori che hanno realizzato un alfabeto allegro, colorato, geometrico e ultra-pop: 26 lettere dell’alfabeto accompagnate da archetipi e icone del design.

Non nuovo, ma confermato l’impegno del Salone per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una responsabilità sentita e concreta che porterà la manifestazione a conseguire la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento e che ha spinto Salone del Mobile.Milano ad aderire al Global Compact delle Nazioni Unite.

Questa in estrema sintesi le novità (o le benvenute conferme) più convincenti del prossimo Salone del Mobile.

Poi c’è lei, Maria Porro, dal luglio 2021 presidente del Salone del Mobile.Milano. E anche lei mi convince, molto. Apprezzo la sua competenza ben evidente nell’intervento in conferenza (‘sa di cosa parla’), la passione, la tenacia e il coraggio di prendere il comando in uno dei momenti più difficili per uscirne con proposte innovative, apprezzo il suo stile semplice senza fronzoli, in fondo molto affine alla mia idea di design, apprezzo la sua capacità di lavorare con gli altri coinvolgendo in questi anni professionisti di alto profilo, apprezzo il suo approccio aperto e pragmatico, apprezzo la sua autenticità, la sua chiarezza, il suo parlare diretto, la sua simpatia, il suo sorriso e la sua dedizione.

Lo so non vanno di moda oggi i commenti troppo entusiastici, lo so, per ora sono solo parole, aspettiamo la design week, ma ascoltarla presentare i progetti per domani, le intenzioni di lungo periodo, i risultati nel cammino, mi ha convinto della sua buona guida.

Diletta Toniolo

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